papiro con sarcofago

Libro dei Morti & sarcofago

Avevo il sogno da bambino di possedere uno scrigno prezioso che custodisse un grande tesoro
uno scrigno non è uno scrigno se non ha uno scomparto segreto, celato, nascosto.
Sognavo che avrei girato la chiave, sbloccato i fermi e poi - finalmente - con emozione avrei aperto il coperchio per scoprire cosa custodiva all'interno.

E i miei sogni da adulto in realtà non sono differenti rispetto a quelli che avevo da bambino, solo che oggi li realizzo! E quello scrigno lo apro davvero!

È così che comincia questo ambizioso progetto: con un adulto che non ha smesso di sognare come se fosse un bambino.

Il tesoro custodito all'interno è un capitolo del Libro dei Morti. Il diciassettesimo
Comincia così: "in verità, Colui che reciterà questo capitolo‚ sarà sano sulla terra e potrà avanzare nel fuoco senza che gli capiti alcunché di male."

ETERNITÀ... PSICOANALISI DI UN AMICO (del dott. Luca Nicoli - psicoanalista)

Tutti noi abbiamo un amico calligrafo.
Magari voi no, ma io sì.
Un tempo era un informatico, prima di mollare tutto per darsi alla bella grafia.
Cioè, scrive pergamene, per mestiere.
L’altro giorno, mi imbatto su queste fotografie.
Sobbalzo.
Si tratta di un papiro, dipinto dal mio amico amanuense con un pennino di canna sagomata e un inchiostro impastato di fuliggine, gomma arabica, fiele di bue, aceto e acqua.
Il mio amico si è messo lì, a testa china, a scrivere come uno scriba di tremila anni fa.

Uccello.
Segno del maggiore.
Doppia penna.
Arciere.
Mazza da golf tra gli arbusti.
Seth.
Uccello con lanterna...

Un simbolo dopo l’altro, di mattina, di pomeriggio, di sera. Di mattina, di pomeriggio, di sera...
Quando lo chiamo, si mette le cuffie, e mi immagino che stia continuando a scrivere, mentre parla con me.
Lockdown o riaperture, visto che è un solitario in un paese di solitari (Recanati, neanche a farlo apposta), lo immagino chino.

Uccello in volo.
Seth seduto col cannocchiale.
Ciotola.
Uccello scarabeo con la pipa...

Gli dico che lui ha raggiungo l’eternità. Finché ha un simbolo da scrivere, tutto preso da quella serie di movimenti ripetitivi, non può accedergli nulla, non c’è passato, né futuro.
È un antidepressivo naturale, questa ricerca compulsiva della bella forma, svuotata di ogni significato che non sia la forma stessa.
- È per questo che ieri, quando l’ho terminato, ho pianto. mi dice
- Sei tornato nel tempo. Sei tornato mortale. gli rispondo
- Pensavo che questa pergamena, il libro dei morti, è stata scritta 1200 anni prima di Cristo. Anche quella che ho qui davanti a me, riprodotta con gli stessi strumenti di allora, sopravviverà quando io non ci sarò più.
Un’interminabile sequenza di simboli, che in un altro mondo e in un altro tempo hanno avuto un significato, e oggi sono un muro di segni, indecifrabile. Senza un prima o un poi.
Solo segni che hanno perso il loro senso.
E il senso lo riacquistano nella mano di un amanuense che li ricopia, uno alla volta, impegnando le sue giornate.
Immagino che voglia trasformare il suo tempo mortale in eternità.
Una bellezza eterna, fine a stessa.
Perché la bellezza non ha uno scopo, se non quello di essere bella.


RINGRAZIAMENTI:

Anzitutto SEC Calligraphy di Stefano Costantini per la realizzazione ma-gi-stra-le di questo sarcofago, del quale abbiamo parlato per infinite ore, progettando, immaginando, e poi - grazie alle sue abili mani - realizzando questa meraviglia che guarda al passato con soluzioni degne del futuro!

Poi Luca Nicoli, per avermi regalato le sue parole, la sua voce, e per l'onore della sua confidenza, dei suoi racconti in tante ore di rappporto vissuto al telefono.

Poi Giovanni Galli di Hard-rock Division Production perché ha l'occhio ed il gusto della luce per trasformare le immagini in poesia, e mi ha prestato tutto questo.

Ancora PIPPO TARASCIO, per i papiri di qualità sopraffina, che mi hanno fatto rivalutare il livello di difficoltà di scrivere su questo difficile materiale.

Ed infine GRAZIE a DENIS, per aver creduto in questo progetto, per aver portato una pazienza INFINITA mentre lo terminavamo in tutti i suoi dettagli, dal primo tratto di calamo alla presentazione di quest'oggi. Gente come Denis permette di incarnare i sogni. E di diffonderli.