Il papiro (dal latino: papȳrus, a sua volta dal greco antico: πάπυρος, pápyros, di etimologia sconosciuta[1]) è la superficie di scrittura ricavata da una pianta acquatica, molto comune nel delta del Nilo e in alcune parti del Mediterraneo, un'erba palustre della famiglia delle Cyperaceae, il Cyperus papyrus.
La carta di papiro rappresentò una vera e propria rivoluzione nel campo della scrittura, poiché risultava facilmente pieghevole, leggera e di colore chiaro, tutte qualità utili per gli scritti. Il primo produttore del prezioso materiale fu l'Egitto.
I papiri utilizzati dallo scriptorium sono della più fine qualità, certificata dall'istituto papirologico di Firenze


-min-637e21de746645b43d7518053b470ea0.jpg)





-4122710062511091e7ba1745dae01673.jpg)





-62bd6b3bdb0aa58a4d649c3c42ad436e.jpg)




-min-223d974e6db6fa33dddfadc33ffe2a09.jpg)



















-52cc39e69ed1f724bc5bdb40b328a6b5.jpg)